Tataki & Traina ai calamari
Tecniche entrambe molto valide, da utilizzare a seconda degl'orari e periodi
Dal periodo autunnale fino a inizio primavera, la ricerca di calamari diventa per un pescatore una vera e propria ossessione!
Ricercato per le sue qualità culinarie sempre molto gradite da tutta la famiglia, il calamaro rimane l'esca principe per la traina col vivo. Il "signore della notte" in realà è possibile cercarlo durante tutta la giornata. Per questo, a seconda del periodo e soprattutto l'orario, è opportuno scegliere la tecnica giusta per andare quasi a colpo sicuro!
LA TRAINA
La traina, anche in assenza di luce soprattutto se con presenza di luna, è la tecnica che può darci maggiori soddisfazioni senza doversi allontanare dalla costa e senza particolari accorgimenti tecnici.
ZONE
Le zone migliori saranno le zone con fondale misto, su batimetriche del sottoscosta che andranno dai 3
ai 15 metri caratterizzate dalla presenza di scoglio, sabbia e
posidonia.
ARTIFICIALI
Ci sono miriadi di marche e modelli. L'importante è utilizzare più colorazioni, possibilmente con doppio cestello. Va realizzato un "trenino" in serie di almeno 3 o 4 artificiali possibilmente non tutti con paletta affondante per non rischiare di toccare il fondo.
TECNICA
Si deve trainare da 1,5 a 2,5nodi di velocità, calando possibilmente 2 canne o lenza a mano a dx e sx dell'imbarcazione con o senza l'utilizzo di una scarpetta affondante. L'utilizzo di luci lampeggianti sulle lenze aumenteranno il numero di catture per l'attrattività. Una volta avvistato lo strattore, è necessario recuperare lentamente per non rischiare di far rompere i delicati "baffetti".
IL TATAKI
Dalle prime luci del tramonto, al tramonto ma anche durante tutto il giorno è possibile insidiare i calamari con la tecnica del Tataki. Si tratta di una pesca molto tecnica e di ricerca che se fatta nel modo giusto può farti riempire in poco tempo la vasca del vivo!
ZONE
Il fondale da ricercare sarà sempre misto scoglio, sabbia e
posidonia. Le batimetriche, a seconda dei periodi e orari, andranno dai 20/25mt ai 50/60mt. Si pesca in scarroccio con motore acceso per scandagliare e tornare sui punti una volta individuate le mangianze.
ARTIFICALI
I tataki più utilizzati sono gli Oppai di 7cm, anche fluorescenti ma ne esistono di molte tipologie e misure. E' importante variare colorazioni e misure durante la pescata per capire in quel momento qual'è l'artificiale più catturante. Solitamente la lenza viene armata con n°3 oppai distanziati a 70/80cm tra loro e piombo finale di 120/150gr. Consiglio oppai con doppi cestelli.
TECNICA
Per avere un corretto movimento degli oppai ci vogliono canne con vetta sensibile. Gli oppai devono essere montati sulla lenza madre con braccioli cortissimi di 1/2 centimetri.
La tecnica consiste nel mandare sul fondo il piombo e fare movimenti "sibillini" senza staccare il piombo dal fondo, facendo sobbalzare gli artifigiali, attendere qualche secondo per poi sollevare lentamente verificando se c'è un calamaro attaccato. Ogni tanto si può sollevare anche dal fondo di 5/10 metri e dopo piccoli movimenti ricalare. Se ci sono i calamari non tarderanno ad arrivare, quindi dopo qualche tentativo andato a vuoto conviene spostarsi alla ricerca di altri spot con marcature.
E se pensi che il pericolo sia finito una volta portato a bodo, occhio.. che una spruzzata di nero è all'ordine del giorno!