Drifting
Tecnica dedicata ai grandi tonni rossi ed occasionalmente anche alletterati, squali, pesci spada, lampughe e aguglie imperiali
L'aumento del numero di esemplari di tonno rosso (Thunnus thynnus), favorito dalle leggi restrittive che ne hanno disciplinato la pesca negli ultimi anni, ha spinto molti pescatori sportivi come me ad avvicinarsi a questa affascinante tecnica dedicata principalmente al Re dei Mari.. sua maestà TONNO ROSSO!
Questa non è l'unica tecnica con la quale insidiare i tonni ma, se effettuata nel modo giusto, può dare ottimi risultati!
LA PASTURAZIONE
La pasturazione è alla base di questa tecnica.
Una volta
individuato il punto in cui vogliamo pescare, per prima cosa dobbiamo effettuare una strisciata di almeno mezzo miglio: prima di arrivare sul punto
dovremo rallentare l'imbarcazione e navigando a pochi nodi dovremo
gettare con continuità sarde intere e a pezzi realizzando la cosidetta
"strisciata".. cercando di intercettare qualche pesce. Prima di fermarsi è
molto importante effettuare anche delle rotazioni concentriche o a forma
di 8 con la barca continuando a gettare sardine.
E' di fondamentale importanza non interrompere mai la pasturazione, aiutandosi con i pasturatori automatici Tritasarde e Gettasarde a seconda delle scelte personali o a mano.

ANCORATI O A SCARROCCIO?
Ci sono diverse scuole di pensiero.
L'esperienza mi ha insegnato che quando possibile è sempre meglio ancorarsi, ma non c'è una regola ben precisa. La scelta va fatta a seconda della corrente, delle condizioni meteo marine e della profondità alla quale decidiamo di pescare.
Solitamente tendo a mettermi in ancora ed eventualmente a mollarmi in drifting quando la corrente è quasi assente, con l'aiuto di un ancora galleggiante che mi rallenti lo scarroccio.
ESCHE & INNESCHI
E' importante variare tipologia di esche e inneschi durante una battuta di pesca per individuare quale tipologia è più gradita dai nostri amici pinnuti in quel determinato giorno e con quelle determinate condizioni e periodo dell'anno.
L'innesco principale è una sarda morta o salacca, interna o senza testa e coda, innescata dalla pancia. Possiamo però variare innescando una doppia sarda, inserendo l'amo dalla bocca o dagli occhi o, soprattutto nei periodi primaverili ed estivi, innescando un pesce vivo tipo sgombro o sugarello.
L'esca viva, soprattutto nei momenti in cui i pesci sono atipici e svogliati o quando il mare è pieno di mangianze, fa la differenza!
ATTREZZATURA
CANNE E MULINELLI
E' importante ricordare che mentre noi ci divertiamo, dall'altra parte abbiamo a che fare con il pesce più veloce del mare, con un animale di 50, 70 o oltre i 100kg che combatte per sopravvivere. E' quindi fondamentale utilizzare attrezzature di primo ordine, facendo manutenzione e controlli periodici per poterci divertire in tutta sicurezza!
Per le taglie di pesci che solitamente si incontrano nei nostri mari è sufficiente utilizzare attrezzatura da 30lb per i più esperti e sportivi. Andrà invece benissimo un 30/50 o al massimo 50lb per i meno esperti o per chi vuol pescare con più tranquillità.
I mulinelli andranno caricati con almeno 600mt di buon nylon da 30 o 50lb o in alternativa del trecciato da 50/60lb se si effettua la pesca in TopShot.
TERMINALI
I terminali
andranno costruiti con del buon fluorocarbon, da un minimo di 45/50lb
ad un massimo di 80/90lb e lungo circa 10 metri.
Solitamente utilizzo terminali da 50 o 60lb con Wind On per una rapida sostituzione se è necessario scendere o aumentare di diametro durante una battuta di pesca.
ROCKET LAUNCER
Il rocket girevole è il miglior strumento possibile per la pesca a drifting! Salvaguardia dalla rottura delle canne e mantiere nella posizione migliore le canne in pesca!
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ASSETTO ED ATTESA
Durante una battuta di drifting è importante calare almeno 3/4 canne a diverse profondità e distanze per poter intercettare i pesci in scia alla pastura.
Su un fondale di 100/120mt solitamente posiziono n°4 canne: la 1° a 60/70mt di profondità distante circa 80/100mt a seconda della corrente; la 2° a 45/40mt di profondità distante circa 50/70mt a seconda della corrente; la 3° a 35/30mt di profondità distante circa 20/30mt a seconda della corrente. Piombi da 50gr ad arrivare anche a 400gr a seconda della profondità e corrente. La 4° canna solitamente la posiziono a 50/60mt di profondità alla picca o, a seconda delle condizioni e dei passaggi dei pesci registrati sull'escoscandaglio, con 20/30mt di filo libero in acqua a svolazzo senza zavorra.
E' molto importante studiare le condizioni meteo e le correnti marine, controllando dove va la nostra pastura e tenendo sotto controllo le maree per individuare gli orari migliori nei quali solitamente si muovono maggiormente i pesci.. E soprattutto è molto importante avere un buon ecoscandaglio per intercettare un eventuale passaggio di tonno, rilevare mangianze e termoclimi.

COMBATTIMENTO
La partenza di un tonno.. il rumore della frizione e sua intensità rimarrà per sempre impresso nella testa di chiunque abbia mai pescato un tonno!
E' molto importante utilizzare una cintura da combattimento di qualità per salvaguardare la schiena.. e non dimenticatevi di legarvi con una cima alla barca soprattutto se siete soli: la sicurezza è alla base di qualsiasi attività in mare!
Con il pesce in canna è importante capire i momenti in cui forzare il pesce cercando di "girargli la testa" per recuperare filo ed i momenti in cui è bene farlo andare.
Non appena parte, è opportuno mollare l'ancora e recuperare le altre canne. Mentre si recupera si cerca di seguirlo con la barca per recuperare filo e portarlo alla picca. Gli ultimi metri sono i più critici e sarà importante cercare di mantenere il pesce e l'angler su un lato della barca gestendo al meglio il motore.
Mai sottovalutare un tonno o pensare di averlo stancato.. si sta solo ossigenando per ripartire!